SCENARI ECONOMICI

Mercati finanziari un poker di pericoli

di Franco A. Grassini

Mentre tutti siamo colpiti e preoccupati per l’inflazione che sta condizionando la vita delle persone e i bilanci di Stati, aziende e famiglie in tutto il mondo, l’autorevole Richard Fisher, ex presidente della Federal Reserve Usa, ha sottolineato che c’è un altro grave pericolo che incombe: quello di una crisi dei mercati finanziari. Almeno quattro sono i fattori che potrebbero provocarla. Il primo è che gli stessi sono diventati molto volatili. In particolare, i fondi di investimento aperti, vale a dire quelli che consentono agli investitori di riprendersi quanto sottoscritto in qualsiasi momento, sono diventati molto importanti e non pochi di loro, per migliorare i rendimenti, hanno investito in beni poco liquidi e questo, come sottolinea lo Fmi (Fondo monetario internazionale) contribuisce in modo significativo alla volatilità dei mercati. E se gli investitori si impauriscono, minacciano la stabilità degli stessi. Alcuni operatori replicano che questo è sempre avvenuto, ma altri invocano attenzione, perché nessuno conosce la quantità di beni non liquidi in cui è stato investito. Un’altra grande preoccupazione viene dai titoli di Stato. Non c’è stato solo il caso di quelli del Regno Unito provocata dalle scelte folli dell’ormai ex Cancelliera. La volatilità degli stessi dipende molto dalle situazioni politiche che non sono sempre prevedibili e non molto possono fare le banche centrali per porvi rimedio. Anche i mercati immobiliari di quasi tutti i Paesi hanno avuto comportamenti diversi da quelli tradizionali, nel senso che i prezzi delle abitazioni sono cresciuti nonostante gli aumenti dei tassi d’interesse. Con ogni probabilità lo sconvolgimento provocato dal Covid ha spinto la maggior parte di coloro che ne avevano la possibilità, a considerare, non senza un valido realismo, la casa e molto spesso anche gli immobili commerciali, come beni sicuri e non toccabili dal virus. Un quarto e ultimo fattore che preoccupa, secondo Fisher, è che molto denaro invece di andare verso le Borse è affluito in fondi capitale privato e di venture capital, il che rende molto difficile prevedere l’andamento, tanto più tenendo conto del fatto che spesso avvengono scambi tra questi investitori. In sostanza si può concludere che è molto difficile fare scelte ragionevoli e, di conseguenza, i mercati finanziari possono andare in crisi. Di fronte a questi problemi il singolo risparmiatore si ritrova a fare i conti con scelte difficili. Forse la migliore potrebbe essere quella di sviluppare lui stesso, o con fedeli amici, un’idea imprenditoriale. Avrebbe anche il pregio di aiutare il proprio Paese a tornare a svilupparsi.

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