Papa Francesco ha aspettato per oltre settant'anni per la sua prima visita negli Stati Uniti. Ora la

Papa Francesco ha aspettato per oltre settant'anni per la sua prima visita negli Stati Uniti. Ora la conclude, lasciandosi dietro un tesoro di entusiasmo e, ciò che conta di più, di attenzione. Alla Superpotenza della Terra si è presentato com'è riuscendo a coniugare sincerità e tatto. Quasi nella stessa misura. A un solo gesto è stato, pare, indotto a rinunciare: al progetto di entrare nel Paese che più rigidamente protegge le proprie frontiere a piedi e senza visto, atterrando in un punto qualsiasi della frontiera di deserti che separa due Paesi. Sarebbe stata una esplorazione in quello che è il più attuale dei drammi che meglio riassumono la nostra epoca. A Philadelphia il Papa ha visitato un carcere nel Paese che ha la segregazione penale più severa del mondo civile. Per l'ingresso a New York ha compilato una lista di «invitati» che comprendeva braccianti, madri «non regolari», bambini che hanno varcato la frontiera senza permesso e ora aspettano i genitori, per domani o fra anni. E poi ha parlato all'Onu. Là al Congresso riunito, qui all'Assemblea Generale. Al mondo dopo che all'America. E ha potuto essere ad un tempo più franco con gli americani e più riguardoso con i rappresentanti del «mondo». Agli elettori dopo che agli eletti. Proprio nel momento in cui l'America lotta con le risposte da dare allo stesso traumatico interrogativo in cui si dibatte l'Europa, sintetizzato da una crisi di tipo europeo, di numero a causa dell'afflusso dall'America Latina per loro e da noi per il Mediterraneo e i Balcani, sotto un' «onda» e nello stesso tempo senza precedenti. I cattolici immigrati negli Stati Uniti sono il 22% cento della popolazione adulta, ma il 31% per cento dei deputati e senatori, hanno per la prima volta un vicepresidente cattolico, Joe Biden. Dei sedici aspiranti repubblicani alla Casa Bianca, ben sei sono cattolici. Politicamente i cattolici sono divisi: soprattutto repubblicani quelli di origine europea, sempre più democratici quelli che vengono dall'America Latina. Come i colleghi di altra lingua e ceppo sono stati molto attenti a quel che diceva questo visitatore, traendone indicazioni e lezioni. Alcuni hanno trovato il Papa troppo generoso, non abbastanza severo in campo «morale, quelli in parentela europea non hanno gradito troppo proprio il calore di Francesco, soprattutto quando egli esponeva appassionatamente il proprio «no» alla pena di morte. Ma l'America in verità ha ascoltato.pasolini.zanelli@gmail.com

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