IL COMMENTO

Più ricchi solo i futuri Messi e CR7

di Vincenzo Corbetta

Mentre scriviamo queste righe, sull’ipad scorrono le immagini della diretta di Leeds-Liverpool, Premier League. Roba da inguaribili calciofili. Il calcio può essere anche poesia. Ma il progetto della Superlega, frutto dell’accordo di 12 club europei (tra cui Inter, Juventus e Milan), per come è stato annunciato è brutale. L’obiettivo dei club fuggitivi è chiaro: raddoppiare gli introiti in un momento in cui i debiti della società top (Barcellona su tutti) hanno raggiunto proporzioni mostruose. E la conseguenza quasi esclusiva - lo insegna la storia - sarà l’arricchimento dei Messi e dei Ronaldo del prossimo decennio: guadagneranno 3 volte tanto. Per non parlare dei loro agenti. Negli ultimi 30 anni l’aumento dei ricavi dei club ha sempre prodotto questo effetto e il sospetto è che accadrà di nuovo. Intanto se ne sentono di belle. La più divertente è che la Superlega ricalcherà il modello Nba. Ovvero: costringere le società - anche chi detiene l’anello di campione in carica - a restare entro determinati budget (altro che fair play finanziario!), a osservare il tetto ai salari e nel draft (la scelta dei giocatori) a venire dopo squadre meno blasonate perché il bello di una competizione - gli americani lo sanno bene - è direttamente proporzionale alla limitazione degli squilibri nelle condizioni di partenza. I 12 club della Superlega giocherebbero comunque i campionati nazionali. Ma ci sarebbe chi incassa 300 milioni all’anno e chi 30. Meglio Leeds-Liverpool o, quando tornerà, il nostro Brescia. Finché si può. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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