All’università non c’è posto per i futuri medici

La Leonessa
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Mancano i medici negli ospedali dove si fatica a garantire il turnover. Mancano i medici di medicina generale. Quando uno se ne va in pensione si apre spesso una voragine con gli assistiti, magari anziani, costretti a mendicare un posto magari da un medico che opera a chilometri di distanza. Nel Bresciano ormai casi del genere sono all’ordine del giorno. Nel bel mezzo di questa situazione il consiglio del corso di laurea in Medicina dell’Università di Brescia ha ben pensato di bocciare la proposta di aumentare di venti unità i posti per gli studenti. L’accesso al corso è infatti soggetto allo sbarramento del numero chiuso. Motivo della bocciatura le aule troppo piccole: venti studenti in più sono un’enormità, dove li mettiamo? Qualcosa però non quadra, l’Università in questi anni ha creato nuovi corsi di laurea senza colpo ferire, ma aumentare gli iscritti a medicina no. La lungimiranza è di casa in piazza Mercato.

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