Baggio, guardiola e Pirlo: che nostalgia!

La Leonessa
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Sono giorni incredibili per i tifosi biancazzurri, soprattutto per coloro che hanno vissuto l’epopea del Brescia migliore di tutti i tempi: quello dei primi anni 2000, costruito da Gino Corioni, guidato in panchina da Carletto Mazzone e in campo da giocatori che hanno fatto la storia del calcio. E la fanno tuttora. Roberto Baggio diventa un film su Netflix, Pep Guardiola sabato può vincere la Champions League con il Manchester City e intanto, a Bobo Tv, ha parole al miele per la sua esperienza in biancazzurro e per gli amici bresciani: su tutti Edoardo Piovani, cacciato senza un perché, per 20 anni una figura fondamentale in società. E poi c’è Andrea Pirlo, che al primo anno da allenatore porta a casa Supercoppa e Coppa Italia. E soprattutto agguanta la qualificazione in Champions League. Aggrapparsi al passato per non guardare troppo in faccia il presente è un esercizio molto pericoloso ma in questi giorni, per un bresciano, è impossibile. E poi, diciamo la verità, fa benissimo all’autostima. Roberto Baggio è il calciatore italiano più amato di sempre, Pep Guardiola il tecnico più bravo del mondo e Andrea Pirlo è sulla buona strada per diventarlo. Due bresciani d’adozione e uno di nascita. Chissà quando torneranno quei favolosi primi anni 2000.

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