Barbariga, alberi non poli logistici

La Leonessa
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In altri angoli della pianura trasformano centinaia di ettari di terreno fertile, fossi e platani in poli logistici che finiscono per moltiplicare il traffico creando posti di lavoro usa e getta. A Barbariga, invece, danno uno stop ai capannoni già previsti ma mai realizzati, e cambiando in corsa il Pgt cercano di rispondere al cambiamento climatico creando una mini foresta tra case e mais. È un bel segnale alternativo quello che arriva da un Comune che ha già cercato di moltiplicare la propria rete di piste ciclabili, e che adesso, se troverà una sponda economica in una Regione che punta a premiare chi investe in ambiente, la allungherà ulteriormente. Sì, perché il bosco rurale sognato dal sindaco, consapevole della necessità di fermare il cemento e dare spazio al verde proprio per contrastare il clima impazzito, sarà nelle previsioni attraversato da un nuovo tracciato ciclopedonale che collegherà il paese al cimitero. Quattro ettari strappati all’agricoltura industriale e al cemento armato e costellati di seimila alberi di specie autoctone non riporteranno la pianura al suo fantastico aspetto primitivo, ma ricorderanno a tanti che la vita non è vita se la si trascorre in un orizzonte fatto solo di asfalto e capannoni.

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