Brescia che smoccola conquista l'argento!

Ostregheta batte Pota, ma di poco, pota! È Venezia la città d’Italia dove si impreca di più, perché fra le calli è un attimo mandarsi in mona e il culto di certe divinità zoomorfe è più diffuso di quanto ufficialmente risulti, ma è Brescia la seconda: piazza d’onore, medaglia d’argento delle esclamazioni viscerali, di quei brevi ma concisi discorsi su tematiche teologico sessual escretorie che in un momento opaco ci scappano dal petto. Lo dice una ricerca, che su criteri sicuramente scientifici ha esaminato la propensione a spararla grossa dei residenti di 19 città, non scelte a caso: quelle famose per la parolaccia facile. La classifica: prima Venezia, poi Brescia (pota!) e a seguire Padova (d’un can!), Genova (belin!), Milano (minchia!) e solo settima, malimort..., Roma Caput Mundi. Che dire, cari gnarelli, onusti di cotanto e disonorifico argento? Guardiamoci allo specchio, siamo onesti con noi stessi e ammettiamolo: è un piazzamento più che meritato. Dice la ricerca che in Italia si impreca in media 11 volte al giorno, a Venezia 19, Brescia segue di poco. E siccome chi non ha voce ha almeno orecchie, sappiamo tutti che è vero. E siamo solo secondi, non primi. Ma almeno: mentre siamo Capitale della cultura, sarebbe stato imbarazzante scoprirsi anche capitale del porcone.

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