Cattedre scoperte e lezioni mai imparate

Dal ministro Bianchi al dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Bonelli, questa volta l’ottimismo proprio non manca, così come l’annuale rassicurazione: la scuola comincerà con tutti gli insegnanti al loro posto. Vero è però, lo sanno bene docenti e genitori, che nel tempo le cose non sono andate proprio così. L’estate scorsa sembrava che la piattaforma per la nomina dei supplenti funzionasse. E invece no: tra intoppi e ricorsi, le nomine sono state completate solo quando era quasi Natale. Non sarebbe meglio, forse, cominciare le operazioni di assegnazione dei posti un po’ prima, anziché affannarsi dopo Ferragosto e ritrovarsi puntualmente a ottobre con cattedre vacanti, bambini e ragazzi sballottati, e docenti inferociti? È una lezione che il sistema - scuola dovrebbe avere ormai imparato e invece... invece a oggi, quando mancano meno di venti giorni alla prima campanella, non si conosce nemmeno il numero delle cattedre da coprire con supplenti a tempo determinato. Migliorerà qualcosa, forse, l’annunciata riforma del reclutamento, il cui iter si è però bruscamente interrotto con l’ennesima crisi di governo. Nel frattempo, però, anche questa volta l’anno scolastico sta per iniziare. Nella solita, storica incertezza.

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