Avevano fatto fronte alla pandemia portando il cibo ai camionisti in cabina di guida. Adesso però rischiano di non trovare più nemmeno i camion con la chiusura per sei mesi del casello autostradale della A4 di Sirmione a causa dei lavori per la costruzione della Tav. Al ristorante Al Borgo di San Martino guardano sconsolati il grande parcheggio che non si faceva fatica a riempire, grazie appunto alla vicinanza al casello. Ne approfittavano i conducenti di camion, camioncini e furgoni: una pausa pranzo veloce e poi via in autostrada, comoda lì davanti. Ma c’era anche chi si fermava a dormire per ripartire l’indomani. Adesso la rendita di posizione rischia di finire mestamente in cantina. I titolari del ristorante, che hanno anche sette dipendenti, non si sognano di contestare i lavori, se s’hanno da fare si facciano, ma venirlo a sapere all’ultimo momento, leggerlo sui giornali, per loro è stato un boccone indigesto. I conti li hanno già immaginati: temono un calo del fatturato fino all’80 per cento. E stavolta non ci sono ristori all’orizzonte. Chi poteva decidere l’ha fatto, Comuni allineati, ma a San Martino non si rassegnano: «Vogliamo parlare con il sindaco». Di Desenzano, perchè il casello è sul suo territorio.