Ciclabile del Sebino e rischio aria...fritta

La Leonessa
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Dalla gestione fallimentare della campagna di prenotazione digitale dei vaccini anti-Covid a garanti del grande sogno turistico del lago di Iseo il passo è stato breve, quanto inatteso. Ad Aria - la società di innovazione braccio operativo della Regione- è stato affidato il compito di gestire la partita dell’anello ciclabile del Sebino, opera da 55 milioni. Aria ha già commissionato il progetto esecutivo. Speriamo non ci siano intoppi. Ma al netto dei sorrisetti e dei colpi di gomito che suscita la decisione del Pirellone, resta una riflessione di fondo. Nella selezione dei board di società legate in qualche modo al mondo della politica, l’Italia è specializzata in criteri poco attinenti a concetti di capacità e meritocrazia. Per decenni ci sono stati manager di colossi statali che passavano con disinvoltura da occuparsi di viti tonde a dado quadro a viti quadre a dado tondo. Questo forse spiega il declino delle aziende pubbliche cannibalizzate da imprese private dove contano i risultati e le competenze. Chi produce fatturato vive, chi genera bilanci in rosso muore, metaforicamente parlando. Nessun processo preventivo alla società controllata della Regione, ci mancherebbe, ma tutti sul Sebino sperano che ciclabile dei sogni non si riveli alla fine Aria...fritta.

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