Stavolta Esopo ha toppato. La tartaruga resta lenta, la lepre corre, ma non sa bene dove. La rivoluzione tecnologica in alta Valcamonica viaggia a due velocità facendo girare la testa... e non solo ad amministratori, residenti e imprenditori. La fibra ottica è stata posizionata a tempo di record, superando di slancio gli ostacoli di un territorio morfologicamente complesso. Ma la connessione a internet resta simile a un bradipo cavalcato da una lumaca. Il motivo? Il ministero non ha ancora rilasciato il collaudo sulla fibra ottica. Il difetto insomma sta nel manico: nella politica che si riempe la bocca col concetto di transizione digitale e spande soldi a pioggia, senza curarsi di come poi vengono spesi dai Comuni che dirottano, per esempio, fior di risorse per rinnovare i propri siti internet, nell’accesso a piattaforme inaccessibili ai cittadini. Del resto la cultura dello strumento informatico non si improvvisa: l’Italia l’ha scoperta solo quando si è dovuta rintanare nelle abitazioni per il lockdown. In altri Paesi europei didattica a distanza, smart working, sportelli digitali della pubblica amministrazione già da anni sono opportunità e non fardello, come invece càpita nell’italica terra dove prosperano i burocrati.