Gli aironi di Paratico fanno San Martino

La Leonessa
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È questo, dicono, il problema: che agli aironi non gliene frega niente di farsi ammirare da noi, anzi se gli stiamo alla larga gli facciamo un piacere. Spazio vitale: aironi di qua, umani di là. Perché come le formiche anche gli aironi, nel loro piccolo, si incazzano. E quando succede ti piantano una salutata. Accade a Paratico, dove nel Bosco dei Taxodi c’era una colonia numerosissima di questi fascinosi pennuti (e c’è ancora, ma non più numerosissima). Erano 98 coppie censite fino al 2018, poi si è pensato di rendere la zona «più fruibile ai visitatori», come si dice, per consentire anche a noi di ammirare da vicino quel trionfo della natura. Ma per fatal combinazione, gli aironi hanno cominciato a fare San Martino. Nel parco sono stati fatti dei lavori, niente di devastante, non un ecomostro, ma un viavai di gente, roba che fa rumore, presenze che agli uccelli sono forse risultate simpatiche come un calcio nelle balle, col risultato che delle 98 coppie di tre anni fa ne restano oggi solo 41. Fine della storia, con chiosa finale: questa letta fin qui è la versione delle associazioni ecologiste, e a parte l’evidenza dei numeri non è dimostrata relazione diretta fra presenza umana e calo degli aironi. Bisognerebbe chiedere a loro. Che non parlano, ma che nel loro piccolo...

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