I misteri del reddito di cittadinanza

La Leonessa
La Leonessa
La Leonessa
La Leonessa

È tante cose il reddito di cittadinanza: è la sicurezza del pane sopra la tavola per chi ha perso tutto o per chi non ha avuto mai niente, è un'occasione di riscatto attraverso i collegati meccanismi (purtroppo non perfettamente oliati) di accesso al lavoro, è il riconoscimento tangibile e monetizzabile della dignità sociale che spetta ai cittadini della Repubblica. Per qualcun altro è invece davvero il reddito di «nullafacenza», come viene talvolta chiamato con facile disprezzo, l'assegno che piove dal cielo ed esime dall'alzarsi dal proverbiale divano per darsi da fare nella vita. Per altri ancora, qui la notizia, è l'occasione che fa l'uomo ladro: c'è chi fa carte false per percepire il reddito senza averne diritto. Nel distretto della Bassa bresciana occidentale, sette paesi con al centro Montichiari, l'assegno è stato revocato a 80 percettori sul totale di 376 (quasi un quarto) perché non avevano i requisiti, falsamente attestati: avevano altri redditi non dichiarati, o lavoravano in nero (chissà se per scelta o per imposizione). Consola apprendere, dagli stessi accertamenti, che pian piano cresce il numero di persone che rinunciano all'assegno perché nel frattempo hanno trovato un lavoro vero. Ma molto lungo è ancora il cammino per dare a tutti la promessa dignità sociale.

Suggerimenti