Il metrò dei desideri verso la Valsabbia - La Leonessa

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La metropolitana dopo Brescia-città se ne è andata in ogni dove. O quasi. Ma non realmente, solo nei sogni. All’inizio era l’aeroporto D’Annunzio, ve lo ricordate? Dal capoluogo doveva allungarsi nella Bassa per risollevare le sorti dello scalo di Montichiari, che non sono mai state né magnifiche né progressive. Nella Bassa, lo sappiamo bene, non c’è mai andata. Però doveva andare in Valtrompia. Ah sì, la Valtrompia... Avrebbe decongestionato la Triumplina e magari evitato di realizzare l’autostrada. I treni ecologici, mille volte meglio dell’asfalto e delle auto inquinanti, dicevano tutti. Morale: l’autostrada si farà, il metrò no. O al massimo se ne farà un pezzettino, fino a Concesio, stando all’ultima versione del libro dei sogni della mobilità, dove il tram va fino a Travagliato e poi chissà anche alla Bornata e il treno metropolitano a Castrezzato. E la metropolitana nel frattempo dov’è finita? O meglio, dove finirà? In Valsabbia. Ecco, archiviate Bassa e Valtrompia, spunta la Valsabbia. Il Pnrr è uno zio d’America che muore una volta sola, guai a perdere l’occasione. Come finirà anche stavolta staremo a vedere. I sogni, si sa, non costano nulla (il metrò sì, molto) soprattutto se si fanno stando seduti in una comoda carrozza tra Prealpino e Sant’Eufemia.

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