L'arma condominiale dei militi di vestone

E pensare che una volta Vestone ce l'aveva eccome una caserma, la «Giovanni Chiassi», che dal 1890 ospitò un intero battaglione di Alpini poi destinato mezzo secolo dopo a entrare nella leggenda. Si chiamava come il paese che lo aveva visto nascere: era il battaglione «Vestone» della Tridentina, quello di Mario Rigoni Stern e di Nelson Cenci, quello dell'assalto eroico e disperato a Nikolajewka per spezzare la morsa dell'accerchiamento russo. Ma proprio qui dove quella luminosa storia aveva avuto inizio, a Vestone, oggi non c'è più nemmeno una caserma dei carabinieri. I militari della stazione locale erano alloggiati fino a pochi mesi fa al piano terra di un condominio, abitato per il resto da famiglie civili: chissà le assemblee condominiali! Una sistemazione dignitosa, per carità, ma a dir poco sacrificata per il più importante presidio di sicurezza del territorio, che rappresenta anche visivamente la presenza dello Stato e della legalità. Dall'estate i carabinieri sono alloggiati in una vera caserma, ma in un altro paese: a Idro. A Vestone torneranno prossimamente, ma (per forza di cose) di nuovo nel condominio. E una vera caserma qui? Ci sono i fondi, l'area, ma sarà pronta a occhio e croce fra 10 anni. Altri 10 anni di Arma condominiale.

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