L'educazione a scuola. Castegnato insegna

Salvo le classiche rare eccezioni (tipo gli orinatoi maschili collettivi nei cessi dell’autogrill, oppure la costumanza di molte signore che alla toilette del ristorante ci si deve andare sempre in due) sappiamo tutti che di norma in bagno ci si va in uno. Non si fanno i raduni fra latrine e bidet. Per non parlare del fatto che il gabinetto è anche affare di privacy, che ce ne vuole parecchia di privacy là dentro: da evitare quindi anche che terze persone si soffermino davanti alla porta a ruzzare e scorrazzare, mentre il povero diavolo all’interno è intento a non «scorrazzare» ma una parola simile. Ricapitolando: al bagno uno dentro e silenzio fuori. Sono leggi non scritte, ma valide per la vita. Norme di civiltà. È bello che in un scuola di Castegnato si insegnino questi valori (sì, sono valori) con un metodo tecnologico ma facile, divertente e soprattutto molto chiaro nel suo messaggio. Per andare in bagno non si alza più la manina disturbando la lezione con richieste a voce. C’è un semaforo nell’aula. Il bambino che deve andare in bagno lo mette sul rosso fino al suo ritorno. Così nessun altro disturberà per lo stesso motivo fino alla luce verde sul semaforo. Perché è la regola: si va in uno.

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