La controllata
di Temù? Bastava
parlare chiaro

La Leonessa
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Tutti sapevano della convenzione, e quindi, in teoria, anche dei mancati pagamenti. L'ex sindaco di Temù tira in ballo il suo successore, la maggioranza e l'opposizione parlando della società controllata del teleriscaldamento che da anni non versa al Comune i canoni dovuti e neppure Ici e Imu. Ma questa chiamata di correità a cosa serve? Ad azzerare le responsabilità dei singoli, che non hanno preteso dalla Sosvav il pagamento di un milione e 600mila euro di «proprietà» dei cittadini? O a rendere meno assurdo il fatto che la politica locale non abbia mai avuto il coraggio di dire che il progetto teleriscaldamento così come è stato concepito non poteva reggere economicamente? Non sarebbe stato un problema, se non per l'orgoglio, visto che il servizio è stato apprezzato e si spera che prosegua. Non tutte le attività pubbliche sono redditizie. Basta che non si nascondano i conti.

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