La lunga marcia per un lago pulito

La Leonessa
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È stato ripetuto allo sfinimento lungo tutto il decennale dibattito (una battaglia campale, più che un dibattito, e non è ancora finita) sui nuovi depuratori del Garda: non servono solo un nuovo depuratore e un nuovo collettore. Per avere un lago pulito bisogna anche catturare tutto quello che viscidamente sfugge alla depurazione: eliminare gli scarichi abusivi (che sono tanti), riparare gli sfioratori malfunzionanti (che sono tanti), separare le acque bianche dalle acque nere (che si mischiano allegramente in circa il 60% delle utenze). Desenzano può dare l'esempio, nel bene e nel male, a tutti gli altri paesi rivieraschi. Nel bene, perché ha iniziato a svolgere lavori di quel tipo: separare le acque (ma ci vorranno anni e molti soldi per separarle tutte, altro che Mosè con un solo gesto) e riparare gli scarichi difettosi. Quello della spiaggia d'oro, che da decenni spurgava una pozza sospetta direttamente sulla battigia, è a buon punto e sarà sistemato a giorni. Ma attenzione: i lavori erano iniziati a marzo 2020, poi tra un imprevisto e l'altro non sono ancora finiti. Ecco perché Desenzano può dare anche in questo un insegnamento agli altri Comuni del lago: sono lavori lunghi, complicati, imprevedibili. L'importante non è finire, come cantava Mina, ma almeno cominciare.

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