Le rondini di Sirmione e il diritto al nido

Raccontano che le rondini, accadeva due anni fa, sembrassero impazzite dal dolore e che terrorizzate volassero su e giù, su e giù, traiettorie disperate in cerca dei nidi ormai distrutti, delle uova ormai spaccate e dei pulcini dispersi nella polvere: sembrava di sentirle piangere, urlare di rabbia. Ma da quanto è successo nel 2020 in quel condominio di Sirmione, 20 nidi di rondine distrutti, da quel cemento che sembrava così refrattario alla vita, è germogliato un mondo nuovo. Grazie alla tenacia delle associazioni ecologiste e alla sensibilità del sindaco, Sirmione è oggi non più la scena di quella straziante vergogna, ma il primo Comune bresciano a prevedere nel regolamento edilizio norme precise per favorire la nidificazione degli uccelli. Già tutelate come specie protetta dalle norme ordinarie, le rondini avranno a Sirmione un’arma in più: ogni ristrutturazione o costruzione dovrà essere compatibile con la vita degli uccelli, adatta per fare il nido, lasciando spazi adeguati. Un tempo le maestre di scuola ci facevano imparare a memoria poesie cariche di compassione per il popolo del cielo: il 10 agosto di Pascoli, la quercia caduta di Carducci. Ma le abbiamo dimenticate. Ora c’è un regolamento edilizio: guai a chi lo dimentica.

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