Ma Brescia vuole rassegnarsi alla B?

Che bello sarebbe se, a sorpresa, in questi ultimi giorni che mancano al turno preliminare dei play-off contro il Perugia, i bresciani corressero in massa ad acquistare il biglietto per la sfida di sabato, che vale la qualificazione alle semifinali. Invece ieri mattina al negozio ufficiale di via Solferino c’era il vuoto. E viene la nostalgia delle resse negli anni belli, come nel giugno 2010 per la finale di ritorno dei play-off contro il Torino, con i botteghini dello stadio Rigamonti presi d’assalto dal primo mattino. Il Brescia del presidente Corioni veniva da una delusione cocente: la promozione diretta sfumata all’ultima giornata con il ko di Padova. Ma per la vittoriosa finale contro il Torino lo stadio di Mompiano era stracolmo. In città non si respirava il pessimismo diffuso, la immotivata rassegnazione di questi giorni, come se aver mancato la promozione diretta (alla portata, non c’è dubbio) fosse una sentenza inappellabile. Non mancherà il sostegno della Curva Nord, certo. Ma intorno? Un incoraggiamento delle istituzioni, dei cosiddetti vip? Questa è la maniera migliore per spingere la squadra in vacanza anticipata, a prepararsi per l’ennesimo campionato di B. Brescia sembra rassegnata.

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