Mattarella onora la cena dei coscritti

La Leonessa
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Non tutte le istituzioni del Bel Paese godono di buona stampa, ma almeno, salvo qualche rara eccezione, il Presidente della Repubblica finisce per unire pensieri ed emozioni. Certamente nessuno, fino a oggi, ha eguagliato il mitico Sandro Pertini, ma anche il cittadino trasparente e gentile Sergio Mattarella, quello per intenderci che si è messo in fila come una persona comune per ricevere il vaccino in un hub, e non al Quirinale, non scherza in quanto a consensi. Trasparente e gentile e capace di squisite cortesie. Come quella di partecipare idealmente da coscritto a una cena organizzata dai rappresentanti della «classe di ferro» 1941. Raggiunto tempo fa dalla lettera inviata da una quasi ottantenne di Chiari, la quale da coetanea lo invitava a essere vicino con il pensiero alla festa che sarebbe stata organizzata presto, Mattarella ha risposto attraverso il suo portavoce ringraziando e facendo gli auguri ai suoi coscritti dell’Ovest bresciano. I destinatari di quella lettera si sono commossi, felici della vicinanza del temporaneo rappresentante di una Repubblica in perenne difficoltà, ma tenuta in piedi almeno dalla sensibilità di un Presidente che la onora e che ci fa pensare che tempi migliori sono sempre possibili.

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