Quei treni per il lago su un binario morto

È fuor di dubbio una grande idea, una staffilata di genio che a sentirla lascia il segno, perché è antica e modernissima, rivaluta il vecchio al servizio del nuovo, richiama il passato in vita per dare vita al futuro: disseppellire le vecchie rotaie in disuso per riportare i treni fino in riva al lago, per un turismo pittoresco ed ecologico, con meno automobili e più romanticismo. E c’è di più: è un’idea che piace. Perché dalle parti del Sebino, tra Paratico e Sarnico, di convogli storici con le locomotive a vapore ne viaggia qualcuno da anni, e ogni corsa fa il tutto esaurito di villeggianti, di foresti entusiasti sulle carrozze d’antan. Resterebbe da raggiungere, con una tratta ulteriore, la riva del lago. I binari, mappe storiche alla mano, ci sono già: parte di un’antica tratta ormai in disuso, ma ancora presenti. Problema, però: fatta la punta alla matita per redigere il progetto, ci si è accorti che su quel segmento di storiche rotaie sono stati nel frattempo edificati due condomini. Perché certi treni passano una volta e poi non passano più, dunque tanto vale costruirci sopra. Storia perfetta per ricordarci della facilità facilona con cui buttiamo via le vecchie cose. Ma quanto sono davvero «vecchie»? E quanto futuro potrebbero avere invece? Lo si scopre sempre tardi.

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