Salvare i tritoni ci renderà migliori

La Leonessa
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È il momento di essere sfacciatamente sinceri: andrà tutto bene e questa pandemia ci renderà migliori sono frasi a cui non crede più quasi nessuno. Siamo rimasti quelli di prima, ma più incavolati (eufemismo) e mediamente, molti di noi, regrediti all’egoismo di chi sente di non aver quasi più nulla da perdere, di chi vede da vicino l’abisso e spera che a cascarci dentro sia qualcun altro, incarogniti come se non ci fosse un domani: ma infatti, ci sarà un domani? Qualcuno crede di sì, e che la bellezza del mondo vada conservata per il «dopo». Come i volontari del Wwf che a Desenzano, anche in questi tempi colerosi, si dedicano al ripopolamento di due rare specie di tritoni che si credevano scomparse: un tesoro ritrovato di biodiversità. Pochissimi esemplari, per ora, ai quali in un’area protetta è dato il comando biblico: andate e moltiplicatevi. E i tritoni obbediscono, si riproducono con entusiasmo come le mitiche scimmie di mare (chi le ricorda?) per poter ritornare numerosi in natura. Ma voialtri avete il buon tempo, gli dirà brescianamente qualcuno, se in questo disastro dell’umanità pensate a far copulare i tritoni. Eppure il mondo di domani, con i tritoni, sarà più bello che senza. Ed è scritto così nei sacri testi: chi salva una vita, sia pure di un tritone, salva il mondo intero.

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