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Se l’autonomia finisce nel canale fognario

La politica ha strane dinamiche. Nel giorno in cui parlamentari e consiglieri regionali bresciani ammettono che l’idea di depurare sul Chiese le acque fognarie prodotte sul Garda è concettualmente sbagliata e annunciano un pressing sul ministro per revocare il commissario, il Presidio 9 Agosto, che da un anno e mezzo si oppone pacificamente al progetto, viene impallinato dal fuoco amico della Loggia che firma l’avviso di sfratto al sit-in in piazza Paolo VI. Dare un senso a qualcosa che un senso non ce l’ha è forse l’essenza della politica ai tempi della campagna elettorale. Così, mentre si sventola la bandiera dell’autonomia, si impone ai territori di accollarsi i reflui fognari prodotti da altri. Altro che padroni nella nostra toilette!

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