Se la politica isterica bandisce un console

Fatte le debite proporzioni, il console tedesco Viktor Elbling stava alla guerra di fake news in salsa gardesana come il gran califfo di Turchia Recep Erdogan sta al conflitto tra Russia e Ucraina. Il diplomatico di Berlino doveva visitare il Benaco per ricucire lo strappo provocato dalle graffianti inchieste dei tabloid del suo Paese sui presunti pericoli del Garda-see, il lago più amato da Herr Franz e famiglia. «Attenti a tuffarvi perché sbattete la testa», scrivevano i rotocalchi facendo riferimento alle secche del Benaco. E per rincarare la dose, spazio a vignette con turisti con la testa fasciata, specchio dello humour tedesco, vivace come una novena funebre. L’incontro pacificatore è saltato per non essere strumentalizzato in vista delle elezioni politiche. Una decisione del presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini, candidata per un seggio. L’ex ministro conosce bene il grottesco teatrino politico della politica italiana e ha giustamente voluto mettersi al riparo da attacchi pretestuosi. Resta da chiedersi che campagna elettorale ci attenda, se anche un console in gita sul lago può arruffare il pollaio delle grandi ammucchiate dei campi larghi. Per i cittadini andare alle urne sarà meno pericoloso di tuffarsi nel Garda in secca.

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