Sul Garda la ripresa è a «luci rosse»

La Leonessa
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Il danno e la beffa. Il danno per i ristoratori di Desenzano, l’ennesimo di un lungo anno nero, è che da quando possono lavorare solo con i tavolini all’aperto piove quasi sempre all’ora di pranzo e all’ora di cena: mattinate cristalline, pomeriggi assolati e poi, all’ora del desinare, a tavole apparecchiate e mentre gira su ceppi accesi lo spiedo scoppiettando, come una maledizione si scatena il diluvio universale. La beffa: mentre regolarmente scroscia sulle spalle dei ristoratori, non piove mai invece su altre attività nelle quali la patata non è un contorno. Perché si sa: dove «non batte il sole» non arriva nemmeno l’acqua piovana. Ecco che allora, lo attesta Google Trends e i dati sono freschi di ieri mattina, succede che le ricerche su internet con le parole chiave «Desenzano escort» sono più numerose delle ricerche per «Desenzano ristorante», in una proporzione di 53 a 47. Ricerche, si badi bene, da utenti di tutta Italia, che ormai associano la città di Sant’Angela più al sesso mercenario che al coregone sui ferri. O tempora o mores, dicevano i latini duemila anni fa. Oggi qualcuno dirà che anche questo è turismo emozionale, come va di moda dire, che tutto fa indotto, che anche così gira l’economia. Ma quanti ristoratori, oggi, staranno pensando: forse era meglio aprire un bordello.

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