Teleriscaldamento e risparmi bruciati

C’è qualcuno che ha nostalgia delle antiche stufe a carbone, ma anche dei camini dove ardeva la legna raccattata nei boschi montani e nelle rive dei fossi di pianura. La transizione ecologica, per dirla come il ministro Roberto Cingolani, ha i suoi costi, ma chissà perché a pagarli è sempre il popolo e non gli imprenditori illuminati che si riempiono la bocca della parola sostenibilità. Lo sanno bene le trecento famiglie di Castegnato che pensavano di aver risolto i problemi di consumi e di coscienza ecologica allacciandosi al teleriscaldamento. Peccato che nell’ultimo anno si siano visti aumentare la bolletta di quasi il 300%. I rincari stratosferici sono figli della crisi energetica, dell’economia di guerra, ma anche delle leggi del mercato. Il gestore commercia calore senza produrlo, ed è per questo in balìa delle fluttuazioni dei prezzi che ricadono sugli utenti. Uno schiaffo alla filosofia green che fa rimpiangere - per dirla stavolta alla Mauro Corona - i tempi di quando si stava peggio e si usavano la stufa a carbone e i caminetti a legna. Inquinavano, è vero, ma facevano intimità e non bruciavano i risparmi.

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