Uomini senza futuro e natura immortale

Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascon i fior. C’è qualcosa di magicamente vero nei versi in musica della canzone «Via del Campo» di Fabrizio De Andrè. La furia devastatrice dell’uomo non spegne la forza della natura. Nella culla della biodiversità del Parco dell’alto Garda, sulle ceneri del più grande incendio che si ricordi a memoria di anziani, tornano a fiorire le essenze rarissime inserite nella lista di tutela stilata dall’Europa. È un monito al genere umano: la natura gli sopravviverà nei secoli dei secoli. Il perché è forse racchiuso in un’altra canzone griffata però Jovanotti. «Sbocciano i fiori sbocciano, e danno tutto quel che hanno in libertà, donano non si interessano, di ricompense e tutto quello che verrà».

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