Villa Carcina
«adotta» il
Marchese del Grillo

La Leonessa
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Si dirà che il Marchese del Grillo (perchè io sono io e voi non siete... eccetera) in realtà era di Villa Carcina, o che lo sprezzante nobiluomo albertosordesco abbia lasciato, a quel paese della Valle Trompia, una sua duratura, nonché ingombrante, eredità morale. Forse una traccia genetica, ma questo non è dimostrato. Lo sospettano quelli del comitato «I cittadini contano», ironia di un nome, che si sono accorti di contare forse come il due di spade quando è briscola bastoni. In breve, i fatti: il comitato «I cittadini contano» è contrario alla costruzione di un nuovo supermarket. Propone un referendum popolare e formula anche il quesito referendario, la cui ammissibilità dovrà ora essere vagliata da un Gran giurì di tre giuristi. I cittadini propongano che tra questi ci sia anche (anche) un avvocato di loro fiducia. Risposta del Comune: no. Perché no? Ed è qui che entra in scena, tra scroscianti fischi, il Marchese.

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