DATE E SPETTACOLI

Brescia 2023: i concerti al Grande - VIDEO

di Sara Centenari
La giornalista Sara Centenari e il critico Luigi Fertonani presentano e commentano il programma per Brescia e Bergamo capitali della Cultura
Speranza Scappucci e l’Orchestra del Teatro La Fenice: 3 febbraio ©Silvia LelliKirill Petrenko dirigerà l’Orchestra Nazionale Sinfonica Rai nella Sala Grande  il 26 maggio 2023  ©PiùLuce
Speranza Scappucci e l’Orchestra del Teatro La Fenice: 3 febbraio ©Silvia LelliKirill Petrenko dirigerà l’Orchestra Nazionale Sinfonica Rai nella Sala Grande il 26 maggio 2023 ©PiùLuce

Reattori accesi. E per arrivare di nuovo sulla «luna» degli spettacoli contemporanei - come capitò con il successo della Butterfly di Puccini nel 1904 o come accadde quando Arturo Benedetti Michelangeli si sedette al piano nel Massimo di Brescia a metà dei Sessanta - l’astronave Teatro Grande 2023 è stata riempita con propellente di qualità rara. E le scorte sono talmente ampie da invogliare al viaggio «interstellare» tra i pianeti della classica, della danza, della lirica e del jazz non solo i possessori di abbonamenti da generazioni e generazioni ma anche il pubblico più nuovo, trasversale, curioso. Da gennaio prepariamoci tutti a uscire, per «riveder le stelle» in una sala. Tra un mese e mezzo inizia un’avventura che merita antenne alzate di continuo, anche per la presenza di direttori d’orchestra come Speranza Scappucci che guiderà l’Orchestra del Teatro La Fenice per uno degli appuntamenti più sognati (il 3 febbraio) o come l’artista greco naturalizzato russo Teodor Currentzis, che ha fondato l’orchestra Utopia.
Un’avventura che sarà vissuta a colpi di coproduzioni internazionali, progetti coreografici, filosofici e musicali site specific. Ma anche «pamphlet» sociali disegnati sul palcoscenico - senza bisogno di parole - da compagnie di danza tra le più originali del momento. Il sovrintendente Umberto Angelini ha presentato il programma di tutto l’anno con il presidente della Fondazione del Grande Franco Bossoni: proposte che appaiono più o meno raddoppiate. Oltre alla Festa dell’Opera versione double e alla Notte del Jazz «magnum», grande attenzione è data a tutto ciò che ha respiro «educational, attraverso lezioni e conferenze sceniche per studenti».

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Riflettori puntati anche sui «progetti nei luoghi di cura e sulla decisione di allestire ben 12 spettacoli in un luogo unico e prezioso come il teatro romano con “Grande Brixia“»: in queste parole di Angelini solo una parte del profluvio di idee e appuntamenti, la cui ricchezza il programma pubblicato qui accanto può far immaginare ma non definire in tutta la sua profondità. La collaborazione fortissima con Bergamo passa per il pilastro «fratello» del Teatro Donizetti per la coproduzione lombarda del titolo d’apertura, Madama Butterfly con debutto estivo, che vede partner anche il Teatro del Giglio di Lucca e la Rahvusooper Estonia National Opera di Tallinn in Estonia, ma anche per la creazione dei progetti «città del jazz», per quelli con i due Conservatori e per il ponte di cultura costruito con la realtà indipendente di Danza Estate Festival. Dalla presenza che apre il cuore alla speranza della Youth Symphony Orchestra of Ukraine con giovani musicisti dai 12 ai 22 anni guidati dalla direttrice Oksana Lyniv all’offerta di titoli come Die Zauberflöte di Mozart e Luisa Miller di Verdi alla presenza di personaggi diversi - da Saturnino o Antonio Pappano ai bresciani Cristina Caprioli e Pierangelo Taboni -, il carnet è un’immersione totale nelle diverse possibilità della ricerca artistica.

«Città illuminata»: una delle 4 direttive di Capitale della Cultura 2023

«Il teatro promuove partecipazione, fortifica il senso d’identità, coinvolge i più fragili, promuove il benessere. Per questo in vista del 2023 l’amministrazione comunale ha scelto di investire nel teatro», anche se tra le istituzioni del territorio «c'è chi invece fa il contrario», ha rilevato Laura Castelletti (vicesindaco e assessore alla Cultura) in merito ai recenti e drastici tagli al settore da Regione Lombardia. «La stagione nel 2023 compie un salto ulteriore, tra tradizione e sperimentazione». E con «Che spettacolo!» si sta dando vita a un palinsesto tra Brescia e Bergamo dedicato ai bambini. «E non era mai accaduto. Tutti progetti per i quali si è lavorato sulle linee strategiche della sfida 2023, sostenendo una grande presenza femminile nel cartellone, nel solco dell’idea di “Città illuminata“: una delle 4 direttive».
«Il 2023 non è un luna park ma è la grande occasione in cui tutti si sentiranno parte del cammino di una comunità, dove la cultura è leva strategica di cambiamento futuro perché ogni euro speso lì moltiplica il suo potenziale e crea economie - rileva il sindaco Emilio Del Bono -. Non lo dico per polemica, ma quella di Brescia e Bergamo è diventata la quarta realtà per economie della cultura in Italia». E dunque «siamo sempre felici quando arrivano più soldi» conclude il sovrintendente, sottolineando che il Grande è comunque un’ «istituzione sana. Non abbiamo dovuto ripianare perdite. Di sicuro ci piacerebbe avere più imprenditori e imprenditrici che bussano alle porte del teatro, per offrire un servizio all'altezza della città». •

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