la tappa bresciana

Baglioni al Teatro Grande «La musica può aiutarci tutti»

di Claudio Andrizzi
Claudio Baglioni arriva questa sera al Teatro Grande con il suo spettacolo «Dodici note Solo»
Claudio Baglioni arriva questa sera al Teatro Grande con il suo spettacolo «Dodici note Solo»
Claudio Baglioni arriva questa sera al Teatro Grande con il suo spettacolo «Dodici note Solo»
Claudio Baglioni arriva questa sera al Teatro Grande con il suo spettacolo «Dodici note Solo»

Tanti ostacoli, tante difficoltà, tanti imprevisti. Ma anche tanta voglia di andare avanti, nonostante tutto. Ora, finalmente, Claudio Baglioni arriva a Brescia con il tanto atteso tour di «Dodici Note Solo», in programma questa sera al Teatro Grande, ormai sold out da tempo. Un concerto che avrebbe dovuto tenersi a febbraio: ma il Covid ha messo il suo bastone tra le ruote del destino, costringendo a riprogrammare diverse date tra cui quella bresciana. Poi, la scorsa settimana, il posticipo dei tre concerti di Milano, Cremona e Padova per uno «stato influenzale» hanno fatto temere per un nuovo rinvio. Alla fine la conferma: il cantautore romano torna con il suo spettacolo più confidenziale ed intimista di sempre, summa di un percorso artistico di mezzo secolo con l’artista in veste di one man band, solo sul palco come già altre volte in passato. «In effetti ho notato che più o meno ogni dozzina d’anni mi capita di fare un recital solitario, quello che io chiamo un assolo – spiega Baglioni-. Cosa non facile perché ogni volta devo riappropriarmi della manualità e della concentrazione che occorrono per concerti di questo tipo. In questo particolare caso li ho pensati come fossero tutti dei debutti: una sera e poi via, con la gente affacciata dai loggioni per guardarmi come una volta ci affacciavamo sul cortile da balconi e finestre per osservare la vita passare».

Il bacio tra Claudio Baglioni e Loredana Bertè nel Festival di Sanremo del 2019: il cantautore era direttore artistico
Il bacio tra Claudio Baglioni e Loredana Bertè nel Festival di Sanremo del 2019: il cantautore era direttore artistico

Sfida impegnativa: un giro d’Italia in 71 teatri lirici e di tradizione, con capolinea ormai vicino previsto per il 12 maggio a Venezia. «Ho scelto di ripartire dai teatri perché consentono un contatto diverso da palasport e stadi, e credo che questo fosse importante dopo questa lunga parentesi di contatti pericolosi e vietati– spiega l’artista -. In questo tour ho scelto di mettermi nella condizione di creare un po’ di meraviglia, di stupore, è come se i teatri diventassero come delle corti in cui radunare e far incontrare le persone, sorprendendole quasi… a mani nude. E devo dire che nonostante i cinquant’anni e passa di carriera, ogni sera mi sembra mi sembra quasi di raccogliere una nuova sfida. Questo perché sul palco si lotta, si combatte col proprio successo e con l’obbligo di non deludere, cercando di non diventare la parodia di se stessi». Importante per Baglioni a questo giro riscoprire quella dimensione di normalità che la pandemia ci ha costretto ad archiviare troppo a lungo.

«La musica può aiutarci a ritrovare il senso del nostro stare insieme – ha detto il cantautore -. Aveva ragione quel filosofo che sosteneva che la vita, senza musica, sarebbe un errore. La ripartenza del nostro Paese, allora, significa anche rimediare a questo “errore”, ritrovarsi e ritrovarci, grazie all’energia del più potente social network della storia dell’umanità: la musica». Baglioni non si fermerà qui: a giugno arriva «Dodici Note Tutti Su», una serie di concerti alle Terme di Caracalla a Roma, al Teatro Greco di Siracusa e all’Arena di Verona che vedranno Baglioni sul palco con 110 persone tra musicisti e coristi. «Tutti e solo: il tratto comune è che continuerò a celebrare le dodici note con le quali si fa tutta la musica».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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