«Campi grigi, fiori rossi» con Mondini e Fornoni

Anno ruggente 1986, impazza la Milano da bere. Dal tramonto all’alba (e spesso anche oltre) è un inarrestabile fluire di cocktail, edonismo e promiscuità. I rampantissimi emuli di Gordon Gekko hanno eletto Piazza Affari (al posto di Wall Street) come loro tempio sconsacrato e riconsacrato al dio denaro: di giorno giocano in borsa e di notte galleggiano nei locali, attenti a non confondersi troppo col resto della fauna generazionale di allora, perlopiù composta da paninari, dark, metallari e altre infinite variazioni sui temi, fra loro antitetici ma all’occorrenza accomunati da droghe pesanti e dallo spettro dell’Aids. In questo effervescente e inquieto sottobosco urbano-metropolitano del retrofuturo si agita la trama dello spettacolo teatrale «Campi grigi, fiori rossi» - tratto dall’omonimo romanzo del bresciano Christian Pizzati, con la regìa di Simona Rosa -, in scena stasera al Teatro Micheletti di Travagliato e poi in replica il 14 febbraio al Teatro Filodrammatici di Cremona, in entrambi i casi alle 21 (info e prenotazioni: 3386439609). Atmosfere noir e cosa resterà degli anni ’80, la storia inizia con il ritrovamento di un corpo nel Naviglio grande: è il corpo di Giulia, un'universitaria figlia del miliardario Alan Villa…si aprono così le indagini del commissario Zambelli. Così, viaggiando nel vortice delle canzoni di allora - «Small town boy», «Karma Chameleon», «Enola Gay»... -, la domanda è sempre la stessa, stile Twin Peaks: «Chi ha ucciso Giulia!?». La musica sarà complice anche attraverso brani inediti e programmatici («1986», «Era Milano»), scritti dal cantautore Cristian Mondini, anch’egli bresciano, e contenuti nell’album «Il giorno che verrà». Lo stesso Mondini vestirà i panni del musicista Jim Cross, affiancato dagli attori della compagnia Stand by me: Cristian Maianti, Eliana Fasano, Stefania Panighetti, Gianmario Beccaluva, Elisa Marchetti, Mattia Manini, Pietro Callini e Luca Fornoni, quest’ultimo di Brandico come Mondini. E.Zup.