Cinelli & Spagnoli in tandem: «V come Vittoria e... Vaccino»

di Claudio Andrizzi
Charlie Cinelli e Diego Spagnoli:  insieme fanno il segno «V». Come «Vittoria», ma anche come «Vaccino»
Charlie Cinelli e Diego Spagnoli: insieme fanno il segno «V». Come «Vittoria», ma anche come «Vaccino»
Charlie Cinelli e Diego Spagnoli:  insieme fanno il segno «V». Come «Vittoria», ma anche come «Vaccino»
Charlie Cinelli e Diego Spagnoli: insieme fanno il segno «V». Come «Vittoria», ma anche come «Vaccino»

Charlie Cinelli ritrova Diego Gu Spagnoli per lanciare il suo inno pro-vax: «Va Gina» di Charlie & The Cats diventa «Vaccino» in un video girato giovedì dai due artisti in piazza Loggia. Un’operazione nella quale sono coinvolti anche i fan proprio grazie e Spagnoli, che dai social ha mandato un appello chiedendo ai suoi follower di inviare dei piccoli video riprendendosi mentre fanno il segno V con indice e medio. V come Vittoria, solitamente, ma in questo caso V come Vaccino, con la speranza di poter finalmente uscire da una situazione che sta mettendo in ginocchio il mondo dello spettacolo. «È una cosa molto divertente per questo periodo molto triste – dicono i due protagonisti, amici da una vita, in passato fondatori con Dan Martinazzi del gruppo reggae Babylon Bus -. In un solo giorno sono arrivati più di un centinaio di miniclip - precisa Spagnoli -. Questo garantirà anche un’ampia partecipazione del pubblico». Non è questa l’unica iniziativa sul tema della campagna vaccinale in cui Cinelli è stato coinvolto. «Vero, nei giorni scorsi ho collaborato con un musicista di Belgrado, Antonije Pušić, nome d’arte Rambo Amadeus, particolarmente conosciuto dalle sue parti: abbiamo scritto insieme un pezzo sui vaccini che dovrebbe addirittura uscire con il patrocinio dell’Unicef del Montenegro, dal quale stiamo attendendo le autorizzazioni». Nonostante il Covid, il musicista triumplino non riesce a star fermo. «Per me fino adesso in fondo è andato tutto bene, sono in salute come tutti i miei famigliari e in un momento così è questa la cosa più importante. Ma mi manca il palco, mi manca la musica dal vivo, mi manca il contatto con la gente: una situazione di inattività che mi spinge a tentare di creare qualcosa per il futuro». Nasce dal lockdown della primavera 2020 il progetto di un album dedicato a cover assolutamente speciali con la collaborazione del bassista Luca Visigalli. «Ho pensato che sarebbe stato bello rendere omaggio alle canzoni più importanti della mia vita, quelle che mi hanno influenzato di più, che hanno avuto un significato particolare nella mia formazione. Non mi sono accontentato di rifarle tali e quali, ma ho voluto tradurle in bresciano mantenendo il significato e rispettando la metrica originali. Altro personaggio chiave dell’operazione è il mio amico Cristian Mondini, che oltre a suonare cura i video e la regìa delle mie dirette Facebook». Sono nati così i clip di «Te salude Angilina» («Farewell Angelina», Bob Dylan), pubblicato lo scorso luglio, e di «La tò cansù» («Your Song» di Elton John), arrivato online proprio in questi giorni. Ma sono in arrivo altre sorprese. «Il prossimo video sarà “Bubà e Fiol”, naturalmente “Father and son” di Cat Stevens. Ma stiamo anche lavorando su un grande pezzo di Ry Cooder, “Down in Hollywood”, che nella mia versione diventerà “Zò en cità”: la storia di un gruppo di amici di paese che sbarcano a Brescia una notte di follie. Ci sarà anche un album. E quando sarà possibile questa idea diventerà anche un bel concerto con tutti i crismi, uno spettacolo da ascoltare tranquilli, seduti, anche se non mancheranno cose più vivaci e magari anche qualche chicca del repertorio».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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