Il nuovo Park Chan-wook. L’eleganza di un maestro

Altro film in attesa di essere distribuito in Italia (dalla Lucky Red, ma non si sa quando), «Decision to Leave» di Park Chan-wook (che arriverà da noi con il titolo «La donna del mistero») si è portato a casa il Prix de la mise en scène (miglior regista) all’ultimo Festival di Cannes, con la Palma d’Oro che tra più di un mugugno è stata assegnata a «Triangle of Sadness» di Ruben Östlund. Malumore strisciante e giustificato perché il nuovo lavoro del padre coreano di «Old Boy» e «The Handmaiden» ha più di una freccia al suo arco. A partire da una confezione sontuosa, tra movimenti di macchina spettacolari e una fotografia seducente, elegantissima. La mano del maestro è ispirata, felicemente sostenuta da un plot morboso, sottilmente disturbante. Protagonisti un investigatore meticoloso e una giovane immigrata cinese coinvolta in un caso di suicidio con più di una zona d’ombra. Un noir d’altri tempi, che ruota attorno a una sensuale femme fatale in un crescendo di claustrofobia e disagio. Non il miglior film di Chan-wook, è vero, ma siamo comunque a livelli altissimi.