«In the Mood for... India»: perla preziosa e delicata

Lunchbox
Ritesh Batra, 2013
Lunchbox Ritesh Batra, 2013
Lunchbox
Ritesh Batra, 2013
Lunchbox Ritesh Batra, 2013

«In the Mood for... India». D’amore, di solitudine e di altri affanni nel caos totale di una Mumbai sempre più invivibile e disumana. Con un occhio a Satyajit Ray, la grande anima del cinema indiano, e l’altro ben fisso sulla lezione universale di Won Kar-wai. «Lunchbox» torna dal 2013 grazie a Mubi, che riporta in Italia uno di quei film che fanno bene al cuore indurito dal cinismo dell’eccesso di immagini. Protagonisti due amanti per caso, uniti da un pranzo recapitato per errore alla persona sbagliata. Galeotto il lunchbox del titolo, che si trasforma ben presto in un messaggero segreto al quale affidare confessioni a cuore aperto sotto forma di lettere. È così che Ila e Saajan, entrambi delusi da una grigia esistenza che poco alla volta ha deciso di spingerli ai margini, riscoprono il piacere di sentirsi vivi, di sentirsi ascoltati. Intorno a loro una metropoli indifferente, un Paese da un miliardo di abitanti che insegue il mostruoso miraggio del benessere collettivo, amici e famigliari che nulla sanno del filo invisibile che li lega. Finale aperto ma da lacrimuccia, con mezzo voto in più sul registro per la regia delicata e minimale. Lu.Ca.

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