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«Zombie contro zombie» disponibile grazie a Mubi

La perla preziosa dell’underground giapponese arrivata in Italia grazie al Far East di Udine
One Cut of the Dead
Shinichiro Ueda, 2017
One Cut of the Dead Shinichiro Ueda, 2017
One Cut of the Dead
Shinichiro Ueda, 2017
One Cut of the Dead Shinichiro Ueda, 2017

Ci si mette pure Mubi a spingere di nuovo sotto i riflettori «One Cut of the Dead» («Zombie contro Zombie»), perla preziosa dell’underground giapponese arrivata in Italia grazie al Far East di Udine e pubblicata di recente in versione Blu-ray per l’asfittico mercato italiano.

Novanta minuti di "capriole stilistiche"

Da qualche giorno è infatti disponibile anche in streaming uno dei film più insoliti e geniali che vi possa capitare di vedere: novanta minuti di capriole stilistiche, di trovate mirabolanti e di variazioni sul concetto di metacinema (il cinema dentro al cinema). Si parte da una domanda: e se durante le riprese di un film di zombie arrivassero degli zombie veri?

La prima mezz’ora, girata con un lungo piano sequenza («one cut», appunto), ha il taglio approssimativo di un horror straccione, con buchi e salti inspiegabili e personaggi che si fa fatica a mettere a fuoco. Sono le due parti successive a spiegare che cosa abbiamo visto... o meglio: che cosa abbiamo creduto di vedere dal minuto zero al minuto trenta. Non ci state capendo niente? Comprensibile. C’è un solo modo per venirne a capo: sintonizzarvi su Mubi. Lu.Ca.

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