«Con i Måneskin andiamo alla conquista dell’America»
di Gian Paolo Laffranchi
15 gennaio 2022
Fiore all’occhiello del presidente bresciano di Sony Music Italia, senza ombra di dubbio, i Måneskin
Drew Barrymore si emoziona incontrando Maneskin al Tonight Show di Jimmy Fallon
Il Coachella li aspetta: «Siamo felici di poter confermare che suoneremo in California», dicono in coro i Måneskin. Per il quartetto arrivato dove nessuna band italiana si era mai spinta, la nuova tappa annunciata di un viaggio incredibile che «è appena cominciato. E insieme, adesso, vogliamo andare alla conquista dell’America». Legittimo l’entusiasmo di Andrea Rosi. Il presidente bresciano e Ceo di Sony Music Italia può festeggiare l’ultimo traguardo tagliato dai suoi pupilli, che dopo aver sbancato il Festival di Sanremo e l’Eurovision Contest, suonato con Iggy Pop e diviso il palco con i Rolling Stones, dominato le classifiche e incantato i salotti televisivi più trendy, nel cast del Coachella, uno dei festival più prestigiosi del mondo che, dopo due anni di stop causa Covid, tornerà in primavera. Il quartetto salirà sul palco il 17 e il 24 aprile.
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Il video di "Zitti e buoni"
Tra gli altri big di questa edizione Kanye West (oggi si fa chiamare Ye), Billie Eilish (e suo fratello Finneas), Harry Styles e Stromae. Il top del pop nel mondo. «La partecipazione al Coachella è diventata ufficiale dopo quelle già annunciate a Rock in Rio, il Rock Am Ring, il Reading & Leeds Festival e il Lollapalooza: vedrete che i ragazzi si esibiranno in tutte le principali rassegne di musica dal vivo - sottolinea Rosi -. E sabato prossimo saranno ospiti del Saturday Night Live». Manca il SuperBowl... Ma il campionato è quello: «Siamo contenti, il fenomeno Måneskin sta andando forte ovunque ma in questo momento in particolare siamo focalizzati sul mercato americano. E le cose si evolvono come avevamo sperato».
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I wanna be your slave
Gli ultimi mesi sono stati una pioggia di riconoscimenti: premio «Best Rock» agli MTV EMAs (prima vittoria di un artista italiano in una categoria internazionale), doppia nomination ai Brit Awards come «International Group» e «International Song» (l’8 febbraio si saprà se hanno vinto), l’inclusione di «I wanna be your slave» (triplo disco di platino) nella «Top 10 Tracks of 2021» secondo Bbc. Il tour europeo, al via da Londra il 6 febbraio, è confermato.
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Mamma mia
Peccato soltanto che in Italia la nuova ondata di pandemia abbia complicato tutto: è di queste ore il rinvio della data zero del loro tour nazionale, previsto a Pesaro per il 27 gennaio e posticipato al 18 marzo. «Con le capienze ridotte è difficile ipotizzare una tappa bresciana», osserva Rosi. Nelle vicinanze è sicura invece la serata di gala all’Arena di Verona: qui la band suonerà il 28 aprile («Sarà magìa pura - hanno esultato Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio -: ci aspettiamo un pubblico speciale con una grande cultura musicale»). E in ogni caso «i rallentamenti nei programmi dovuti al Covid sono coincisi con un periodo comunque produttivo per quanto riguarda il nuovo disco». Attesissimo. Non solo Måneskin all’orizzonte per Rosi, che sta per tornare al Festival di Sanremo dopo il trionfo da record dell’anno scorso: ai primi 4 posti fra i Big 4 artisti targati Sony, con il quartetto romano a precedere Fedez-Michielin, Ermal Meta e Colapesce-Dimartino.