Con Idra la drammaturgia unisce Franciacorta e Garda

di /// spettacoli.cultura@bresciaoggi.it
«Habitat naturale» alla Sala Foro Boario di Rovato venerdì IVAN CANTAMESSI
«Habitat naturale» alla Sala Foro Boario di Rovato venerdì IVAN CANTAMESSI
«Habitat naturale» alla Sala Foro Boario di Rovato venerdì IVAN CANTAMESSI
«Habitat naturale» alla Sala Foro Boario di Rovato venerdì IVAN CANTAMESSI

Ritrovare il senso di comunità smarrito. Tornare a tessere quel filo che tiene unito un territorio e chi lo vive, giorno dopo giorno, tra difficoltà e sogni. Tornare a calcare la scena, a ridare un suono alla voce, uno sguardo ai volti che, in un periodo di cambiamenti epocali, cercano un segnale di speranza. Nel segno di questa ricucitura è la nuova edizione di CI.T.T.À. Dolci, il circuito che si estende tra laghi d’Iseo e di Garda, tra «acque dolci» attraverso le quali Idra Teatro riporta la drammaturgia in provincia: 30 spettacoli da maggio ad agosto in 11 comuni. Sul palco riflessione, ironia e un tocco di magìa. Con Palazzolo sull’Oglio, Passirano e Desenzano si riconferma capofila della squadra organizzativa Erbusco a cui seguono Castegnato, Cologne, Monticelli Brusati, Ome, Provaglio d’Iseo, Rovato e Sulzano, oltre alla presenza dell’Associazione di Comuni Terra della Franciacorta e di Fabbrica Sociale del Teatro per la parte organizzativa. «È un gruppo di enti che in un momento tanto difficile dimostrano di credere nel teatro», ha spiegato Giovanni Zani, presidente di Idra, mentre il direttore artistico Davide D’Antonio sottolinea che il progetto «porta una maggiore attenzione al territorio, alle associazioni, ai ragazzi e alle nuove collaborazioni, anche guardando a nuove forme di fruizione che rispettino l’ambiente e modelli di vita sostenibili». La partenza è affidata al Gruppo di Teatro Campestre, che venerdì alle 20.30 porteranno alla Sala Foro Boario di Rovato «Habitat naturale» di Elisabetta Granara (biglietto 5 o 3 euro, prenotazione obbligatoria), una storia che ruota attorno a tre parole chiave: dispersione, adattamento, evoluzione; si proseguirà il 14 maggio alla Sala della Comunità di Monticelli Brusati con «The Match Box» del Teatro Belli di Antonio Salines, doloroso monologo di Frank McGuinness che mette in scena una madre che riflette sulla morte della giovane figlia. Ma è solo l’inizio di un viaggio che porterà il 15 a Ome «Secondo Orfea. Quando l’amore fa miracoli» di Margherita Antonelli, il 21 maggio al teatro comunale di Erbusco «La donna più grassa del mondo» del Centro Teatrale MaMiMò e nello stesso comune il 28 la pièce «Ma pure questo è amore» di Teatro Linguaggicreativi, il 2 giugno «Piccola patria» di CapoTrave/infinito e il 4 giugno «Il preferito» di Oyes. Si proseguirà poi a Passirano il 9 giugno con «L’amore è una questione di naso» degli Insoliti, l’11 giugno a Rovato con «Il bambino dalle orecchie grandi» di Teatrodilina e il 16 giugno al Teatro al Castello di Desenzano con l’attesissimo «Magnificat» di Arianna Scommegna. Il giugno di CI.T.T.À. Dolci proseguirà poi con «Come quando è primavera», «Alfonsina Strada, una corsa per l’emancipazione», «L’incanto», «Amletino» per i più giovani, «Manzoni senza filtro» e «Effetti indesiderati anche gravi». A luglio sarà la volta di «Le sorelle Prosciutti», «I musicanti di Brema», l’attesissima «Vergine Madre» di Lucilla Giagnoni a Palazzolo sull’Oglio il 9 luglio, «Cane Sugar», «La nipote di Mubarak», «Bianco puro» e «Capitani coraggiosi», mentre in agosto concluderanno la rassegna «Con sorte» e «Non tutto il male viene per nuocere, ma questo sì» di Giulia Pont. Per un’estate all’insegna del teatro.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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