Corpo musicale
di Tavernole:
il futuro è adesso

di Cinzia Reboni
Il Corpo musicale «Ottorino Respighi» di Tavernole sul Mella ha impresso una svolta generazionale aprendo ai giovani della Junior Band
Il Corpo musicale «Ottorino Respighi» di Tavernole sul Mella ha impresso una svolta generazionale aprendo ai giovani della Junior Band
Il Corpo musicale «Ottorino Respighi» di Tavernole sul Mella ha impresso una svolta generazionale aprendo ai giovani della Junior Band
Il Corpo musicale «Ottorino Respighi» di Tavernole sul Mella ha impresso una svolta generazionale aprendo ai giovani della Junior Band

Il maestro Arturo Andreoli ama alzare l’asticella delle sfide artistiche che sembrano ormai non avere confini geografici. Dalla ZoccoBand di Erbusco, che dirige da 18 anni, a Favignana, dove 11 anni fa ha fondato un progetto per Bande giovanili, passando per Rovato dove - spiega - «avrei dovuto fare solo il traghettatore, ma ormai dopo quasi due anni è nato un feeling speciale». Ora una nuova avventura in Valtrompia, dove è approdato all’inizio di questa primavera per prendere in mano le redini del Corpo musicale bandistico «Ottorino Respighi» di Tavernole. Ancora una volta col ruolo di «traghettatore», poi si vedrà. GALEOTTO è stato l’incontro con Denise Luani, attuale direttore della Junior Band, «conosciuta qualche anno fa al corso di direzione del Centro di formazione bandistica, che tenevo insieme a Denis Salvini - racconta Andreoli -. I contatti sono ripresi qualche tempo dopo, e sono sfociati in questa nuova esperienza. L’eredità lasciata da Cesare Cavaioni era quella di un gruppo molto legato alla tradizione, ma il mio concetto di Banda è sinonimo di movimento, attività, educazione musicale. Così ho rimescolato le carte». Per prima cosa è stato fissato il concerto di maggio utilizzando anche la Junior Band, «una realtà viva, fresca, in costante evoluzione - spiega il direttore -. Nel frattempo ho cercato di dare indicazioni, suggerimenti. Sempre molto soft: qualcuno mi definisce “il maestro che sussurra alle Bande“... Gli strumentisti hanno capito e mi hanno seguito, accettando la sfida». E proprio la Junior Band ha dato linfa vitale all’organico principale: «Il progetto era partito quattro anni fa con 20 ragazzi, poi pian piano siamo arrivati a 35 - spiega Denise Luani, sul podio del gruppo giovanile -. Un’esperienza fondamentale è stata quella della prima edizione del Festival per Junior Band, organizzato dalla nostra Banda in aprile, al quale hanno partecipato ben 64 ragazzi provenienti da tutta la provincia. É stato un momento di grande crescita per i nostri giovani: ora quindici di loro hanno già fatto il “grande salto“ nell’organico principale». «La Junior Band piace anche ai “tradizionalisti“ - sottolinea Andreoli -, e i 15 ragazzini che sono entrati nella Banda principale a settembre si sono inseriti perfettamente. La prova settimanale inizia sempre con alcune “indicazioni di lavoro“ a sax e clarinetti, in collaborazione con l’insegnante Rosanna Gagliandi. C’era inoltre necessità di dare profondità all’organico, che non aveva i bassi: anche questo problema è stato risolto, ed ora la Banda ha la struttura in verticale. Insomma, siamo sulla strada giusta. Quanto mi fermerò? Il tempo necessario, in attesa di passare il testimone alla persona giusta: di ragazzi giovani e preparati ce ne sono. Basta mettere le basi per costruire qualcosa di concreto». MA LA BASE È GIÀ SOLIDA. «La scuola di musica, attualmente frequentata da 35 allievi, garantisce un futuro alla Banda - spiega Gian Lorenzo Gagliandi, presidente da 4 anni (ma lo era già stato in precedenza) e suonatore di tromba da oltre quattro decenni -: i corsi sono riservati agli strumenti bandistici. Qualche anno fa avevamo fatto anche l’esperienza di pianoforte e chitarra, ma non sono durati a lungo». La rivoluzione in corso si «respira» anche a scuola: «Fino allo scorso anno erano i suonatori della Banda ad impartire le lezioni ai ragazzi, adesso abbiamo cominciato ad introdurre insegnanti esterni: ce ne sono già quattro, ma ne se aggiungeranno presto altri». L’obiettivo di Gagliandi è di «riuscire a portare la nostra musica anche nei paesi limitrofi, dove non sono presenti realtà bandistiche e dove la cultura artistica è forse poco sentita». Intanto nella sede di piazza Mercato si stanno già accordando gli strumenti in vista del concerto di Natale, in programma il 29 dicembre al Forno Fusorio. «Per l’occasione - spiega Andreoli - sto preparando un programma adeguato all’ingresso dei nuovi ragazzi nella Banda, con brani lenti ed espressivi, ma ci sarà anche un mix che spazia dal musical al pop. E, come bis, ho in serbo una sorpresa: brani famosi, come il Valzer dei Fiori o la Danza delle Ore, che vedranno come strumenti principali i bocchini delle trombe, divertenti “pernacchie intonate“, tipo kazoo, con l’accompagnamento della Banda». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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