Dal «Belmondo» dei Kaufman un nuovo «Universo»

di C.A.
I Kaufman procedono di singolo in singolo, mentre prende corpo l’album
I Kaufman procedono di singolo in singolo, mentre prende corpo l’album
I Kaufman procedono di singolo in singolo, mentre prende corpo l’album
I Kaufman procedono di singolo in singolo, mentre prende corpo l’album

Nel 2017 erano sulla bocca di tutti: il singolo «L’età difficile» aveva bucato la rete grazie anche ad una cover dell’allora cliccatissima Asia Ghergo. Poi il successo dell’album «Belmondo», lanciato da una multinazionale come la Bmg e promosso con un tour nazionale partito dalla Latteria Molloy. Oggi i Kaufman sono ancora sulla bocca di tutti: dopo il timido rientro a giugno con «3 Gin Tonic», da qualche giorno la band bresciana capitanata da Lorenzo Lombardi è ancora in pista con il nuovo singolo «Universo». Quieta ballad elettronica di moderno stampo it-pop per questi ansiogeni giorni da seconda ondata, ha portato il gruppo sulle copertine digitali e nelle playlist indie di TimMusic, Spotify e Amazon Music. A dimostrazione che l’interesse è ancora vivo e vegeto. «In tre anni è cambiato un mondo – riflette Lorenzo, dal 2009 a capo di un progetto radicalmente rinnovato proprio con il restyling sonoro di “Belmondo” -. Da allora abbiamo lanciato soprattutto singoli, ora saremmo anche pronti con un disco nuovo, ma per una band come Kaufman così fortemente dipendente dalla promozione live non avrebbe senso pubblicarlo adesso. Il processo di scrittura va avanti tramite nuovi brani che dettano la linea sonora di un album variegato». I Kaufman hanno anticipato l’onda del nuovo indie o it-pop che dir si voglia: «Lo ritengo un tassello storico - sostiene Lombardi -, un movimento che ha cambiato il linguaggio partendo dall’indie per rivoluzionare il mainstream. Calcutta oggi scrive per Emma: chi l’avrebbe mai detto fino a pochi anni fa? Mentre fra i giovani di Sanremo ci sono molti nomi già affermati nelle playlist indie. Siamo felici si esser stati fra gli antesignani di questo tsunami». IL 2020 è complicato per tutti. «Ma per gli artisti da stadio o palazzetto è cambiato poco. Per noi tutto, lo stop ai live ha portato difficoltà enormi ad un intero settore. Tanti che hanno pubblicato album li hanno bruciati per l’impossibilità di promuoverli dal vivo. Ho preferito stare alla finestra, viaggiare in parallelo: dopo aver scritto per Carboni sto prendendo sempre più una piega d’autore, sul fronte di produzione e scrittura è un periodo prolifico. Nell’attesa di tornare sul palco». •

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