«Don Chisciotte» riapre il Politeama a Manerbio

Marco Zoppello e Michele Mori curano la regìa oltre ad interpretare la pièce
Marco Zoppello e Michele Mori curano la regìa oltre ad interpretare la pièce
Marco Zoppello e Michele Mori curano la regìa oltre ad interpretare la pièce
Marco Zoppello e Michele Mori curano la regìa oltre ad interpretare la pièce

Con una rivisitazione di «Don Chisciotte» riprende questa sera alle 21 nel teatro Politeama, in piazza Monsignor Bianchi a Manerbio, la XXV stagione teatrale promossa dalla Parrocchia di San Lorenzo con il contributo dell’assessorato alla Cultura. Dopo il successo di «Romeo e Giulietta l’amore è saltimbanco», che due stagioni fa entusiasmò il pubblico, in scena anche al Sociale di Brescia per l’ultimo dell’anno, il vicentino Stivalaccio Teatro propone un altro rutilante spettacolo cucinato con gli stilemi della commedia dell’arte, riferito al capolavoro di Cervantes. Marco Zoppello e Michele Mori, che curano la regìa oltre ad interpretare la pièce, vestono i panni di Pantalone e Piombino, due attori della compagnia dei Comici Gelosi, attiva e applaudita in tutta Europa tra il 1500 e il 1600. I due protagonisti, vivi per miracolo, salgono sul palco per riferire di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza, ma soprattutto grazie al pubblico. A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte si materializzano sulla scena le avventure di una delle coppie comiche più famose della letteratura filtrate dall'estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l'esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. Se non rammentano la storia alla perfezione, poco importa, si improvvisa sui temi della fame e dell’amore, del sogno impossibile, dell’iperbole letteraria, della libertà di pensiero e di satira con «l’unico limite: il cielo» come direbbe Cervantes. Al pubblico il compito di salvare i due attori dalla morte… e di salvare il teatro. Spettacolo divertente, con due attori di talento ben affiatati, in grado di trascinare dalla prima all'ultima battuta. Maschere di Roberto Maria Macchi.•. M.Mo.

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