«Donne con la mente e con il cuore» Dinamiche artistiche al femminile

Ultimo giorno per «Donne con la mente e con il cuore», la mostra d’arte contemporanea in corso, con patrocinio dell’assessorato alla Cultura e della Comunità montana, a villa Grisenti di Villa Carcina (dalle 15 alle 19). Si tratta di un’esposizione riservata a 14 artiste. Si interroga tra l’altro se sia oggettivamente riconoscibile una declinazione al femminile dell’ espressività artistica. La curatrice Annamaria Chiara Donini individua «un tratto dell’eterno femminile, o almeno la forma stessa della sua arte» nelle inflessioni della linea, «nella virtualità della piega che crea anse d’accoglienza e aree d’esclusione, le sue curvature legittimano tanto l’intimità dell’interno, quanto l’appariscenza dell’esterno». Lo spettatore «può forse guardare alle opere esposte cercandovi le dinamiche creative della piega - prosegue Chiara Donini -: le sue convessità che mostrano volti enigmatici, che suggeriscono visioni segrete; le sue concavità che velano la parola ostentata, che rieducano il discorso esibito». In mostra le opere delle impareggiabili decane Giusi Lazzari con la sua insuperata arte incisioria, e Adriana Puglio con le tipiche geometrie, variamente prospettiche, i ritratti teneri e impietosi di Antonella Giapponesi Tarenghi e le sghembe architetture di Giovanna Marpicati, la ceramica, bianca e nera, che crea le figure poetiche di Alejandra Acuna, le originali composizioni fatte anche con strisce di giornale annodate dell’artista multimaterica Patrizia Benedetta Fratus. Ci sono poi gli oli di Sara Scaramelli che dopo aver scandaagliato il corpo umano ora si sofferma sui cani e animali, depositari e dispensatori di amore e di vitalità, le figure di fili metallici di Paola Ostillio, i manifesti strappati e reintepretati in nuove composizioni di Lionella Parolari, le argille refrattarie che narrano l’identità tra uomo e natura accumunati da un unico pulsare di Federica Perotti, gli autoscatti di Stefania Zorzi e la sua ricerca sul corpo femminile, le donne con le occhaie di Ilaria Grin che raccotano la condizione umana, le incisioni, le stampe e i monoliti che indagando le fragilità dell’uomo di Federica Frati. Artista ospite è Antonella Gandini, che si dedica alla fotografia richiamandosi a procedimenti surrealisti. Oggi pomeriggio dunque l’ultima occasione utile per apprezzare le opere di una mostra collettiva che sa sviluppare tempi senza tempo con sguardo limpido e spiccata sensibilità.•. Mi.Mo.

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