È «Star Odyssey» l’ultimo satellite in orbita Rebirth

2021 odissea nello spazio. Licenze poetiche su tema Kubrick per «una virata edonistica verso le origini del piacere creativo dettato da un istinto primordiale». Interpreti reciprocamente ispirati, due pesi massimi del circuito house-techno internazionale: ovvero Michel Cleis e Luciano (nome d’arte di Lucien Nicolet), che hanno trovato il punto di congiunzione astrale sul pianeta Rebirth, label bresciana fondata nel 2006 Daniele «Shield» Contrini da cui è appena decollato in proiezione orbitale il loro nuovo progetto Los Niños. Titolo della traccia: «Star Odyssey», appunto... Sintesi di un capolavoro della discografia di Pat Metheny, risuonato dal vivo da tre grandi musicisti come Dominique Favre (tastiere), Marcello Giuliani (basso) ed Eugene Montenero (chitarra), e quindi prodotto in spirito balearico dall’inedito duo di dj-producer-amici, entrati in studio «spinti dal desiderio di condividere momenti di divertimento, senza pressione, ma solo il piacere di stare in famiglia, raccontarsi sciocchezze e suonare musica». Il risultato è una combinazione irresistibile di sonorità elettroniche, percussioni latine e strumentazioni acustiche, da cui scaturiscono ritmi e melodie in picchiata dall’atmosfera al suolo terrestre, qui e ora. Con un ethos centrato sulle fondamenta della musica house e i timpani costantemente protesi verso i suoni del mondo, Rebirth conferma l’ottimo momento di forma nonostante da queste parti perduri l’astinenza forzata da club e derivati, già manifestata con collaborazioni di lusso con artisti del calibro di Billy Cobham e Ricardo Villalobos e progetti di più ampio respiro come «Ciao Italia. Generazioni Underground», un viaggio ritmico tra presente, passato e futuro intrapreso assieme a Stupefacente Studio e con protagonisti, tra gli altri, DJ Ralf, Alex Neri, Leo Mas e Ricky Montanari.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA