Guè Pequeno, una serata da guest al Number One

di C.A.

La febbre del sabato sera sale sulle frequenze di Guè Pequeno: il rapper milanese è atteso questa sera al Number One di Corte Franca come guest star della one night Basement (ingresso in cassa 15 euro per tutti). Cosimo Fini, vero nome del Guè, è impegnato in tutta Italia con la promozione dell’ultimo album «Sinatra», uscito lo scorso settembre: quinto lavoro solista, prodotto per la scuderia della Billion Headz Music Group di Sfera Ebbasta, inevitabilmente uno degli ospiti principali in un disco davvero ricco di feat importanti come quelli del bresciano Frah Quintale (in «2%»), di Noyz Narcos, Elodie, Luché e Marracash, Capo Plaza, quest’ultimo presente proprio nel primo singolo «Trap Phone». Il titolo? A scanso di equivoci non rappresenta un omaggio a The Voice, al mito Sinatra. «Più che altro si riferisce all’idea molto hip hop di esagerare – ha dichiarato Gue, reduce per altro dal grande successo di The Voice of Italy su Raidue dove è stato coach insieme ad Elettra Lamborghini, Morgan e Gigi D’Alessio al comando di Simona Ventura -. Sono al quinto album, mi concedo l’arroganza di usare questo grande nome come pseudonimo». Classe 1980, inizialmente noto come Il Guercio, attivo ormai da una ventina d’anni, ha cominciato come componente delle Sacre Scuole in compagnia di Jake La Furia e Dargen D’Amico, crew da cui in seguito nascono i Club Dogo insieme al beatmaker Don Joe: carriera stellare partita nel 2003, passata per grandi successi come «Vile Denaro» del 2007 o «Dogocrazia» nel 2009. L’ultimo lavoro, «Non siamo più quelli di Mi Fist», nel 2014. Da allora una lunga pausa che sta lasciando ampio spazio ai progetti solisti, sia di La Furia che di Pequeno. Nel 2016 dalla collaborazione con Marracash nasce «Santeria». E nel successivo «Gentleman», del 2017, ecco spuntare per la prima volta Sfera come ospite: collaborazione perfezionata con «Sinatra». Dalla Franciacorta alla Bassa, con un salto al Florida di Ghedi per rivivere le atmosfere afro anni ’70 con Trittico e le scelte musicali di tre deejay d’epoca come Baldelli Ebreo e Lodola. Se al Sesto Senso c’è Mamacita, in città il Molo schiera Daded, Space, Brio e Thomas, il Vinile 45 risponde con Andrea Viani, Mario Arici, Nicola Sbalzer e Luca Ottelli. Al Social Club Rafiki Room, in Latteria Molloy il party anni ‘80 Oro Puro, al Lio Bar Random. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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