Il Diluvio «Like the waves» L’onda di un rock senza tempo

di Gian Paolo Laffranchi
Il Diluvio: quartetto bresciano apparso sulle scene nel 2016, pubblicherà il nuovo album nel 2022
Il Diluvio: quartetto bresciano apparso sulle scene nel 2016, pubblicherà il nuovo album nel 2022
Il Diluvio: quartetto bresciano apparso sulle scene nel 2016, pubblicherà il nuovo album nel 2022
Il Diluvio: quartetto bresciano apparso sulle scene nel 2016, pubblicherà il nuovo album nel 2022

La forza di una melodia luminosa, lo slancio di una formazione che gioca all’attacco in tutto: nelle scelte tutt’altro che piacione, nello stile limpido e così poco italiano che ammanta l’orecchiabilità di una rara eleganza. È «Like the waves», la nuova canzone che Il Diluvio pubblicherà domani su tutte le piattaforme digitali e presenterà la sera stessa al secondo appuntamento con 4/qUARTI Pills in Latteria Molloy. E la maratona-live organizzata in via Ducos con la regìa di Alberto Belgesto e Diego Spagnoli offrirà il contesto ideale per apprezzare nuovamente la proposta originale della band bresciana, composta da Simone «Colbert» Bettinzoli (chitarra elettrica/voce), Alessandro Serioli (tastiere/voce), Omar Khrisat (chitarra acustica) e Piero Bassini (batteria). «Like the waves» è l’assaggio del nuovo album in uscita entro la primavera. I pianeti fin d’ora paiono allinearsi grazie a un pop raffinato, sospeso tra indie, alt-rock e post-rock, psichedelia e aromi folk. Fra Death Cab For Cutie e Palace, primi Coldplay e indimenticabili Scisma. Registrato e mixato al Mag Brothers Studio di Brescia da Jury e Kevin Magliolo, masterizzato al Woodpecker mastering studio di Daniele Salodini, il brano «parla di due persone lontane che guardano con malinconia ai giorni in cui vivevano in una sintonia infrangibile, ed ora, essendo lontani, si chiedono se riusciranno ad incastrarsi con la stessa effimera perfezione una volta che si riabbracceranno». Dreamy nel cuore e nell’anima, onirico e nostalgico insieme senza che gli interrogativi del testo evaporino in fragilità soniche. Anzi. Il Diluvio predilige colori sfumati ed eterei, ma al tempo stesso ha una torrenziale creatività da incanalare in tracce ricche di spunti e di suggestioni. Il Diluvio fa la sua apparizione all’inizio del 2016. Trasversali le influenze musicali senza essere divergenti, tanto che il centro di gravità permanente viene individuato nel punto esatto in cui si incrociano pop, indie e progressive. Quattro anni fa il debutto discografico, un ep che chiarisce il concetto di fondo. Il manifesto de Il Diluvio è esplicitato nel 2018 da un secondo ep, «Frail Skies». Viene imboccata la direzione del dream pop; una strada trovata senza smarrire l’energia di un’innata vocazione alt-rock. Il Diluvio viene da Radiohead e Half Moon Run, respira la wave sognante griffata DIIV, trova un equilibrio fra Usa e Uk. La dinamica dei pezzi rispecchia un’ispirazione intensa. «Siamo sempre stati fedeli a noi stessi in maniera naturale, spontanei e mai forzati - sottolinea Bettinzoli -. Il nostro nuovo singolo dura 3 minuti e 40’: vogliamo essere asciutti e diretti, crediamo di esserci riusciti senza snaturarci. Il nostro album sarà di dieci pezzi, abbiamo pronto anche un undicesimo che però teniamo per dopo. Già i primi feedback dell’anteprima pubblicata su Indie For Bunnies sono stati una sensazione molto forte. Emozionante, vedere la propria creatura che muove i primi passi nel mondo». Il disco in uscita si intitolerà «When the time is right», citando proprio «Like the waves». Vista la lunga attesa, mai titolo fu più azzeccato.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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