L’arte di Fernando Marìn Il violoncello «filologico»

Cello’s Inside
Bach, Duport
Cello’s Inside Bach, Duport
Cello’s Inside
Bach, Duport
Cello’s Inside Bach, Duport

C’è poco da fare: l’uso di alcuni mezzi tecnici cambia in modo sostanziale il modo di eseguire - e di ascoltare - un brano musicale. E Fernando Marìn, in «Cello’s Inside - The Sound of Gut», decide di usare per il suo violoncello barocco - di un liutaio anonimo - non le consuete corde in metallo ma quelle in budello che venivano impiegate appunto in epoca barocca. Il risultato incide sulla potenza (minore) del suono, ma anche sul suo «colore», che risulta evidentemente più morbido; un modo per avvicinarsi a quel «suono originario» inseguito con ostinazione dalle ultime generazioni di artisti dediti al repertorio antico, attraverso una prassi esecutiva quanto più possibile «filologica» e aderente alla verità storica dello spartito. I brani proposti comprendono due straordinari capolavori bachiani per violoncello solo, la seconda e la terza Suite, ma anche tre degli Esercizi del francese Jean Louis Duport, che diede un forte impulso di novità alla diteggiatura per lo strumento. Infine, un arrangiamento dello stesso Marìn della celebre «Manha de Carnaval» di Bonfà.• Interprete: Fernando Marìn Cd Da Vinci C00380

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