Milano: «Da Roma a Erbusco un’emozione chiamata show»

di Gian Paolo Laffranchi
Emiliano Milano: classe 1978, romano, dal 2018 è il direttore artistico del QI Clubbing a Erbusco
Emiliano Milano: classe 1978, romano, dal 2018 è il direttore artistico del QI Clubbing a Erbusco
Emiliano Milano: classe 1978, romano, dal 2018 è il direttore artistico del QI Clubbing a Erbusco
Emiliano Milano: classe 1978, romano, dal 2018 è il direttore artistico del QI Clubbing a Erbusco

Ormai è bresciano adottivo. Da Ostia Lido alla Franciacorta, un giro d’Italia che nella sua escalation da art director l’ha portato fino ad Erbusco. Dal 2018 al timone del QI Clubbing, Emiliano Milano arriva da Roma e sa come si fa uno show (anche se è difficile vederlo sul palco o in consolle: «Lascio spazio agli artisti, i protagonisti che regalano emozioni sono loro, preferisco stare dietro le quinte»). Dava spettacolo già in campo, Milano, da calciatore: sempre all’attacco, punta di Magenta, Villanterio, Rozzano, Sant’Angelo Lodigiano («vincemmo 1-0 a Desenzano»). Una passione che è rimasta, a carriera finita: «Lo sport è dentro di me, ora faccio crossfit e body building». Dal campo (e dalla palestra) alla pista, «conta comunque e sempre fare gioco di squadra: quello a cui miro». La ripartenza è la sfida di tanti locali, QI compreso: «Dopo 20 mesi ci stiamo rimettere moto, torniamo a sentirci vivi. In Italia non c’è il dovuto rispetto per la nightlife che non è semplicemente discoteca, ma un’azienda: siamo come chi vende automobili, diamo lavoro eppure non siamo altrettanto considerati». Il Covid ha cambiato tutto: «È cambiata la gente, cambiato il modo in cui vuole divertirsi. Noi puntiamo anche sulla ristorazione, oltre che sulla qualità dell’intrattenimento perché chi viene a cenare da noi possa fermarsi volentieri dalle 10 di sera alle 3 di notte. Tanti miei colleghi hanno cambiato lavoro - osserva Milano -. Ho la fortuna di essere fra i sopravvissuti». Dopo lo stop forzato, la convinzione dell’art director del QI Clubbing è che questa ripartenza «sarà esplosiva. E i nostri dinner show faranno emozionare, pieni di musica e talenti». Cantanti, ballerini, performer coordinati da Emiliano Milano, che di soddisfazioni se ne è già tolte: «Nel 2018 sono stato premiato ai Dance Music Awards, il principale premio del settore intrattenimento italiano. L'anno successivo ho organizzato la serata finale proprio al QI Clubbing. L'evento andò molto bene e probabilmente per questo mi chiesero di occuparmi della direzione artistica del locale». I primi passi nel mondo dell'intrattenimento da direttore artistico risalgono al 2009: «Ho cominciato con gli school party dei liceali». Poi un elenco infinito: dal Fellini di Pogliano Milanese al NonSoloModa di Ivrea, dallo Shed di Busto Arsizio alla Villa Reale di Monza, collaborando con brand di champagne quali Dom Perignon e Moet Chandon. Nel 2015 Milano ha creato Infinity, evento itinerante che ha fatto ballare top club italiani come il Villa Papeete di Milano Marittima. La firma di Milano è comparsa anche sulle serate di Shada e Donoma, nelle Marche, del Joy and Joy e del PIck Up a Torino, con il fiore all’occhiello del closing party del 68° Festival di Sanremo, al Victory Morgana Bay. In Puglia, ecco la direzione artistica dal Bahia di Porto Cesareo, oltre alle collaborazioni con l'Isola Beach e prima ancora con il RioBo di Gallipoli. Dal 2014 Emiliano Milano gestisce con Luciano Battini Black Label Events, una società con cui produce costumi per eventi. «Mi occupo di spettacolo a 360 gradi - sottolinea l’art director del QI Clubbing - e sono certo che sia giunto il momento di ripartire di slancio».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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