Il più bel regalo di compleanno possibile Mr. Rain se l’è fatto ieri sera: il tutto esaurito al Mediolanum Forum di Assago, dopo un’estate passata in giro per l’Italia. La conclusione di un’annata artistica che è stata quella della definitiva consacrazione. È sceso dal palco poco prima di mezzanotte, ovviamente dopo aver cantato «Supereroi» e giusto in tempo per festeggiare. Oggi, 19 novembre, Mattia Balardi compie 32 anni e ieri ha anticipato il brindisi con l’abbraccio calorosissimo con tutti i suoi fan.
Mr. Rain, prima volta al Forum e tutto esaurito: l’avrebbe mai pensato?
Questo è un sogno che avevo sin da bambino e finalmente si avvera: sono al settimo cielo. E sono soddisfatto, fiero di me: sento di aver realizzato veramente qualcosa di grande. Un regalo di compleanno in anticipo, il migliore che mi abbiano mai fatto. Qualche mese fa, per svelarmi questo evento conclusivo del tour, mi hanno sequestrato da casa, bendato e portato qui. Poi la benda me l’hanno tolta, al centro del parquet: un’emozione difficile da raccontare. Curiosamente, la data è caduta proprio il giorno prima del mio compleanno: così ho potuto festeggiarlo subito, in compagnia della mia famiglia, della mia ragazza e delle persone che amo, qui con me.
Sul palco sono saliti tanti amici. Alfa, Sangiovanni, Clara, solo per citarne alcuni.
E anche i bambini del coro di Sanremo. Qualcuno non è potuto venire, purtroppo: lo stesso Amadeus aveva un altro impegno. Mi piace fare collaborazioni, perché do tutto me stesso per entrare in sintonia con l’altra persona e spesso si crea un rapporto che va al di là del lavoro.
Questo 2023 è stato incredibile per lei.
Sono stato due volte dal Papa, vi rendete conto? E poi Sanremo: ho provato tante volte a salire su quel palco e al quarto tentativo mi è andata bene. A posteriori, penso sia stato giusto così: in passato evidentemente non ero pronto per quel tipo di esperienza. Sono orgoglioso di esserci arrivato senza compromessi: non ho scritto una canzone per Sanremo, ma un testo in sintonia con il mio modo di fare musica.
Progetti futuri?
Un sacco di cose. È fondamentale fissare sempre nuovi obiettivi. Sto concludendo il mio nuovo album: entro fine anno dovrebbe essere pronto. Di recente ho anche scritto la versione in spagnolo di «Supereroi», che mi sta permettendo di imparare una nuova lingua. E poi l’anno prossimo a novembre sarò a Roma, il 26, e di nuovo al Forum di Assago, il 30.
Qual è la cosa più bella del suo mestiere?
Io faccio musica nella speranza di poter aiutare gli altri. Sapere che «Fiori di Chernobyl», «Supereroi» e «I grandi non piangono mai» sono state di supporto a qualcuno in un momento difficile mi riempie il cuore di gioia. A proposito, ho saputo della morte di Giulia Cecchettin: un fatto di cronaca terribile, qualcosa che non si riesce nemmeno a immaginare da tanto fa male. Questo concerto è dedicato anche a lei e alla sua famiglia.