Passione e minimalismo nel ritorno di Sam Fender

Seventeen Going Under
Sam Fender
Seventeen Going Under Sam Fender
Seventeen Going Under
Sam Fender
Seventeen Going Under Sam Fender

Torna uno dei talenti più brillanti della canzone d’autore britannica. Forse quello che più di tutti ha saputo rappresentare incertezze, inquietudini e distorsioni di questi tempi malati nella sintesi di una scrittura precisa, lucida, dinamica, trascinante, di grande forza lirica ed emotiva. Venticinque anni, originario di North Shields, poco lontano da Newcastle, Sam Fender è piombato sulla scena inglese con l’urgenza di un ciclone, quando nel 2017 la Bbc lo ha inserito tra i nomi da tenere d’occhio per l’annata a venire. Un assist che gli è valso un veloce contratto con la Polydor, perfezionato con il debutto di «Hypersonic Missiles», arrivato senza alcun ostacolo al primo posto delle classifiche UK. Il macigno della pandemia lo ha costretto a guardarsi dentro per scrivere le canzoni di questo attesissimo seguito. Il risultato è un lavoro più completo, maturo e sofisticato rispetto all’esordio, ma scosso dallo stesso travolgente brivido passionale, dalla stessa consapevolezza sociale, da un sound che guarda al mito Springsteen ma anche al minimalismo post-punk in brani gioiello come «Spit of You» e «Aye».• (Polydor)

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