Pianistico in cartellone in città Grande finale con l’arte di Colli

di Luigi Fertonani
Federico Colli e Pier Carlo Orizio: il pianista e il direttore si ritrovano in nome del Festival Pianistico Internazionale
Federico Colli e Pier Carlo Orizio: il pianista e il direttore si ritrovano in nome del Festival Pianistico Internazionale
Federico Colli e Pier Carlo Orizio: il pianista e il direttore si ritrovano in nome del Festival Pianistico Internazionale
Federico Colli e Pier Carlo Orizio: il pianista e il direttore si ritrovano in nome del Festival Pianistico Internazionale

È l’ultimo dei concerti in programma al Teatro Grande per l’edizione in corso del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, quello fissato per le 20 di questa sera con il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 54 di Robert Schumann interpretato alla tastiera da Federico Colli mentre la seconda parte della serata, sempre con l’Orchestra della Toscana diretta da Pier Carlo Orizio, riserva al pubblico bresciano la Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90, la celebre «Italiana» di Felix Mendelssohn Bartholdy. La genesi del Concerto op. 54 di Schumann risale al 1841, quando il compositore scrisse quella Fantasia che sarebbe poi diventata il primo movimento del Concerto; soltanto successivamente verranno scritti quell’intermezzo e quell’Allegro vivace che conosciamo come secondo e terzo tempo e che furono ispirati dall’ammirazione per la Fantasia espressa da Clara Wieck, moglie di Schumann ed eccellente pianista. Fu propria Clara a interpretare il Concerto per la prima volta nel 1846 a Lipsia, con la direzione d’orchestra di Mendelssohn. Non pare dunque gratuita la presenza di quest’ultimo nel programma di stasera, anche se la Sinfonia «Italiana» risale a una decina d’anni prima, al 1833. L’ispirazione a Mendelssohn venne da un suo soggiorno a Roma, ma venne completata quasi sicuramente a Napoli e il Saltarello che la conclude, il tempo più famoso della Sinfonia, riflette la vivacità e la freschezza dei temi della musica popolare italiana. Il solista impegnato nel Concerto di Schumann, Federico Colli, è un talento conclamato ormai da tempo. Il pianista bresciano è balzato alla notorietà internazionale grazie ad alcune sue fondamentali affermazioni, prima al Concorso Mozart di Salisburgo nel 2011 e l’anno successivo con la Medaglia d’oro alla Leeds International Piano Competition. Risultati che non potevano passare inosservati e gli hanno aperto le porte di una fama senza confini. Queste vittorie hanno avviato la sua carriera internazionale, che l’ha portato nei più famosi teatri e ai più prestigiosi festival mondiali. Federico Colli ha suonato ad esempio nella Sala del Musikverein di Vienna, nella Konzerthaus di Berlino e nella Herkulessaal di Monaco, nella Beethovenhalle di Bonn e al Royal Concertgebouw di Amsterdam. Colli incide per Chandos, per la quale ha registrato due cd di Sonate di Domenico Scarlatti, un altro cd dedicato a Bach e in particolare al Concerto Italiano e alla Ciaccona, e un disco che comprende la Sonata «Appassionata» di Beethoven, la Sonata op. 70 di Skrjiabin e i Quadri di un’esposizione di Musorgskij. L’Orchestra Regionale Toscana è nata nel 1980 ed è considerata una tra le migliori orchestre italiane. Ha un organico medio di poco più di 40 strumentisti che però può variare a seconda del programma scelto, ha una propria stagione musicale a Firenze ma è stata invitata ad esempio dal Teatro alla Scala e dall’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e all’estero alla Carnegie Hall di New York e in Giappone. A dirigerla questa sera sarà Pier Carlo Orizio, che si è perfezionato sotto la guida Emil Tchakarov e di Leonard Bernstein; ha un rapporto speciale con la Cina, ove è stato direttore artistico del Beijing International Piano Festival e dove dal 2008 ha diretto nelle principali sale cinesi orchestre quali la Beijing Symphony e la Shenzhen Philarmonic Orchestra.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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